Questa riflessione non ha in realtà il suo punto di forza nel fattore temporale, che del resto resta in ombra nell'intera filosofia della musica di Schopenhauer ed è oggetto di considerazioni disperse e piuttosto marginali.
Il richiamo al fattore temporale, in quanto sembra attirare l'attenzione sugli aspetti propriamente metrici, e in generale sulle partizioni di diverso grado di cui consta il brano musicale, fa pensare piuttosto ad una possibile corrispondenza con la spazialità, e quindi alla ricorrente analogia tra musica e architettura è analogia che risulta particolarmente urtante per Schopenhauer per il fatto che essa si trova in diretto contrasto con la posizione che l'interpretazione metafisica assegna ad esse.
Rammentando un�osservazione di Goethe riferita da Eckermann
secondo cui l�architettura potrebbe essere definita
una �musica irrigidita�93, e dunque inversamente la musica una
architettura disciolta in forme temporali, Schopenhauer osserva
che in effetti questa analogia potrebbe essere fatta valere
proprio in rapporto alla problematica ritmica. Infatti il ritmo
assolve nella musica quella funzione ordinatrice e di coesione
interna che � assolta nell�architettura dalla simmetria94. �Veralmente
Schopenhauer intende alludere al significato pi� ampio di questi termini.
Si ha qui un�ulteriore conferma della tendenza di Schopenhauer a insistere
sui fondamenti aritmetici, in quanto essi si prestano ad una reinterpretazione
metafisica: �Il collegamento tra il significato metafisico della musica e questa sua
base fisica e aritmetica � possibile perch� ci� che si oppone alla nostra apprensione,
ossia l�irrazionale o la dissonanza, diventa l�immagine naturale di ci� che si
oppone alla nostra volont�; e viceversa la consonanza, o il razionale, facilmente
dominabile dalla nostra facolt� di apprensione, diventa l�immagine di ci� che
soddisfa la volont� (ivi).
92Nel Mondo si accenna appena ad esso osservando addirittura che � opportuno
tacere intorno alle molte cose che andrebbero dette sull�aspetto temporale
della musica per il fatto che �a qualche lettore il presente libro sembrer� forse
gi� prolisso� (WWV, I, p. 371[385]). Di quest�argomento dunque non � il caso
di parlare e del resto, a ben pensarci, l�impostazione proposta non esige che se
ne parli.93Eine erstarrte Musik: WWV, II, p. 582 [1331].
94ivi, p. 581 [1330].
secondo cui l�architettura potrebbe essere definita
una �musica irrigidita�93, e dunque inversamente la musica una
architettura disciolta in forme temporali, Schopenhauer osserva
che in effetti questa analogia potrebbe essere fatta valere
proprio in rapporto alla problematica ritmica. Infatti il ritmo
assolve nella musica quella funzione ordinatrice e di coesione
interna che � assolta nell�architettura dalla simmetria94. �Veralmente
Schopenhauer intende alludere al significato pi� ampio di questi termini.
Si ha qui un�ulteriore conferma della tendenza di Schopenhauer a insistere
sui fondamenti aritmetici, in quanto essi si prestano ad una reinterpretazione
metafisica: �Il collegamento tra il significato metafisico della musica e questa sua
base fisica e aritmetica � possibile perch� ci� che si oppone alla nostra apprensione,
ossia l�irrazionale o la dissonanza, diventa l�immagine naturale di ci� che si
oppone alla nostra volont�; e viceversa la consonanza, o il razionale, facilmente
dominabile dalla nostra facolt� di apprensione, diventa l�immagine di ci� che
soddisfa la volont� (ivi).
92Nel Mondo si accenna appena ad esso osservando addirittura che � opportuno
tacere intorno alle molte cose che andrebbero dette sull�aspetto temporale
della musica per il fatto che �a qualche lettore il presente libro sembrer� forse
gi� prolisso� (WWV, I, p. 371[385]). Di quest�argomento dunque non � il caso
di parlare e del resto, a ben pensarci, l�impostazione proposta non esige che se
ne parli.93Eine erstarrte Musik: WWV, II, p. 582 [1331].
94ivi, p. 581 [1330].
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