Impedisce di raggiungere la semplicità di un modello da seguire:
anime 'd'oro' mezzi e le altre perfezioni dei
Greci, di ammirare in esse cose come il loro riposo in grandezza,la loro disposizione ideale, la loro semplicità sublime questo Nietzsche scrive ne Il crepuscolo degli idoli.
Questa "follia tedesca" è prerogativa dei filologi tedeschi - e qui cita Nietzsche
Lobeck che aveva rilevato solo "buffonata" del dionisia come sembra che è anche quella di Goethe e Winckelmann
Essi hanno inoltre profondamente frainteso il dionisiaco e hanno quindi giudicato in ultima analisi, i Greci alla tedesca, che è soltanto alla luce dei loro filosofi, discorso piuttosto che questa espressione di un eccesso di energia che è l'arte greca tragica capito bene, concepito come il lavoro del genio, e la misteriosa unione di queste due istinti.
Non possiamo, quindi, comprendere i greci (e il classicismo mai raggiunge questo, secondo Nietzsche, che non esita ad affermare che
"Goethe non ha capito i greci, a meno di non rinunciare a fare i modelli da loro, e prendono atto della rottura radicale tra il
Questo è ciò che Nietzsche, da parte sua, fa con Schiller, Holderlin, la sua nozione di decadenza, e ciò che il post-kantiani, Schiller, Hölderlin, e Hegel, fatto anche di fronte a lui, al contrario di Herder e Goethe, che sono stati, al contrario, in grado di pensare che un moderno potrebbe essere la pari e rifiuta la contrapposizione semplicistica tra un pessimismo cristiano e uno pagano.
E dichiara: "Attenzione ai espressione: serenità greca".
E'stato l'autore di Aglaophamus, uno studio scettici del
Misteri che Nietzsche giudicherà come "un verme prosciugata tra i libri",
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