Nella sua possibilità storica propria, si permette la produzione di questo cambiamento entro la differenza coinvolti in ripetizione;
questo lo spostamento è senza dubbio carente, ma con un deficit che non è ancora o è già non più, l'assenza, negatività, non-essere, la mancanza, il silenzio.
Né la materia né forma, non è altro che un philosopheme, cioè, ogni dialettica, comunque determinata, in grado di catturare.
Si tratta di un ellissi di entrambi i sensi e forma, ma non è né parola né Aula circolare.
Più e meno, né più né meno: è forse una questione completamente diversa.
L'indecidibile è la logica è quella dei puntini di sospensione del cerchio.
Insieme con il cerchio, questa logica del indecidibile, scardina il punto, linea, spazio e tempo e se stessi:
la différance già suggerisce una modalità di scrittura (Écriture)
senza presenza e assenza, senza storia, causa, arche'.
Travolgerebbe tutti dialettica, teologia, teleologia, e ontologia.
Questa modalità
della scrittura supererebbe tutto ciò che la storia della metafisica ha
concepito nella forma della aristotelica programma: il punto, la linea, ilcerchio, così come il tempo e lo spazio loro stessi.
Questa logica di "différance" è ciò che anima, infine, il testo iniziale del Derrida tradotto qui, la sua
Introduzione
Origine
Della grammatologia,
Derrida dice quello che può dire anche di questo
Introduzione:
"Qui come altrove, per porre il problema in termini una scelta, o di obbligare a credere se stessi obbligati a rispondere con un click non concepire di appartenenza come fedeltà o comeparlare chiaro, è quello di confondere livelli molto diversi, percorsi e stili.
la decostruzione della arche proto-, non si fa una scelta.
"Ancora più importante per i nostri scopi è la linea poco prima questo.
Derrida ha detto:
"Ecco perché un pensiero della traccia transcende non rompere più con una fenomenologia trascendentale di essere ridottoad essa.
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